La Direttiva 2022/2464 (CSRD)

La Direttiva 2022/2464 conosciuta come CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), il cui recepimento è previsto entro il 6 luglio 2024, amplia e integra la precedente Direttiva NFRD.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato lo scorso 16 febbraio la bozza di Decreto Legislativo per il recepimento in Italia della Direttiva europea sulla rendicontazione obbligatoria di sostenibilità. La bozza inserisce la rendicontazione di sostenibilità nella relazione sulla gestione che l’azienda deve realizzare.

La Direttiva 95/2014NFRD (Non-Financial Reporting Directive) – recepita con D.Lgs. 254/2016, chiedeva a tutti i paesi UE di prevedere un obbligo di rendicontazione delle informazioni di tipo non finanziario (NF). Il D.Lgs. 254/2016 ha introdotto la DNF (Dichiarazione Non Finanziaria), cioè un prospetto ad hoc che l’azienda deve redigere obbligatoriamente e che prevede contenuti precisi prestabiliti di tipo non finanziario, quali: l’uso delle risorse energetiche, il rispetto dei diritti umani, l’assenza di corruzione, la parità di genere, ecc.

La CSRD si basa su una standardizzazione che si fonda sui principi ESRS (European Sustainability Reporting Standards) cioè un insieme di standard europei di rendicontazione per la sostenibilità, che sono stati elaborati da EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) cioè l’organismo advisory della Commissione europea nel campo del reporting aziendale.

Prima degli ESRS esistevano già gli standard GRI (Global Reporting Initiative), standard (volontari) riconosciuti a livello internazionale per il reporting di sostenibilità sulle 3 dimensioni (sociale, ambientale, economica) della sostenibilità, elaborati da un organismo privato. Si tratta però di linee guida definite quando il reporting NF avveniva ancora solo su base volontaria. La differenza sostanziale è che gli EFRAG europei introducono una standardizzazione non discrezionale.

I principi ESRS si suddividono nelle tre aree tematiche della sostenibilità, vale a dire l’ambiente, il sociale e la governance.

I principi ESRS tematici: E di Environment.

Gli ESRS individuati dalla lettera “E” si riferiscono alle tematiche inerenti all’ambiente (Environment) e hanno l’obiettivo di far comprendere come l’attività di un’impresa impatti, in termini reali o potenziali, negativi o positivi, su un dato fenomeno ambientale, analizzando le azioni passate, attuali e in programma per l’adattamento, i rischi e le opportunità nei vari orizzonti temporali.

Nello specifico gli ESRS E sono:

  • E1: cambiamenti climatici
  • E2: inquinamento
  • E3: risorse idriche e marine
  • E4: biodiversità ed ecosistemi
  • E5: uso delle risorse ed economia circolare

I principi ESRS tematici: S di Social.

Gli ESRS individuati dalla lettera “S” si riferiscono alle tematiche inerenti al sociale (Social) e hanno l’obiettivo di analizzare il comportamento aziendale nei confronti delle diverse dimensioni sociali e delle risorse umane, l’immagine dell’azienda così come viene percepita all’esterno, ecc.

Nello specifico gli ESRS S sono:

  • S1: forza lavoro propria
  • S2: lavoratori nella catena del valore
  • S3: comunità interessate
  • S4: consumatori e utilizzatori finali

I principi ESRS tematici: G di Governance.

L’ ESRS individuato dalla lettera “G” si riferisce alla tematica della Governance e, più nello specifico il principio ESRS G1 si concentra sulla condotta aziendale sotto diversi aspetti, quali:

  • G1 i principi di etica aziendale e la cultura d’impresa
  • G2 la gestione dei rapporti con i fornitori
  • G3 l’impegno contro la corruzione (attiva e passiva) e i casi accertati
  • G4 l’influenza politica e l’attività di lobbying
  • G5 le prassi di pagamento

I Vantaggi

Il possesso della certificazione dà diritto a:

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